Grande mostra permanente di arte, artisti ed espressioni artistiche, nessuna esclusa

Valerio Zuccon

Biografia

Valerio Zuccon, pittore e ceramista, iscritto all'albo per le Arti Figurative presso l'Accademia Universale Guglielmo Marconi di Roma nel 1973. Nato A Loria (TV) nel 1944, attualmente risiede in provincia di Rovigo. Ha vissuto per molti anni a Genova dove ha avuto il suo periodo creativamente più prolifico, cimentandosi anche con la ceramica. Si è distinto in numerose manifestazioni artistiche nazionali e internazionali, ottenendo l'interesse di critica e pubblico oltre a numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali:



- Premio Internazionale Città di Sanremo, casinò municipale, 1972

- Personalità europea 1985, sezione arte e ceramica, Campidoglio, Roma

- Prima Mostra Internazionale Arte e Fantascienza, Trieste

- Premio Arte d'avanguardia e menzione d'onore, prima biennale di Pompei, 1972

- Prima Rassegna Internazionale "L'arte nella nautica", Salone Nautico, Genova 1974



Alcuni dei suoi dipinti si trovano a Boston (USA), e la critica americana si è espressa positivamente.



Numerose pubblicazioni e gallerie d'arte si sono interessante alla sua opera, tra questa si segnalano:



- Catalogo Bolaffi Arte Moderna n. 9

- La Revue Moderne Des Arts, Parigi, 1976

- Arteguida n. 2

- Catalogo Autori Italiani n. 2

- Artisti dell'anno, Premio Critica 1976/77

- L'Elite, Selezione Arte Italiana

 

Contatti

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Visione artistica

Il mio riferimento artistico è la ricerca nell'ambito di uno stile surreale di intimo sentimento.

Il mio credo artistico è che il sentimento della creazione di un' opera non si possa spiegare poiché si tratta, almeno nel mio caso, di puro inconscio e, come tale, non possiede una chiave lettura univoca

Quando creo, non penso bensì "faccio" ed inoltre, per me, vivere l'arte "è" vivere!



La corrente artistica che più mi affascina è il surrealismo dei primi del 900.

Tra i grandi Maestri di quel periodo, ammiro particolarmente

Giorgio De Chirico, Salvador Dalì,

Breton, Max Ernst e altri, ma quello a cui mi sono più ispirato è senza dubbio René Magritte, il genio che dipingeva i sogni. Il

pittore belga, considerato uno dei massimi esponenti del movimento Surrealista, ha indagato il mistero indefinibile del reale per esplorare la realtà oltre le convinzioni del pensiero umano.

Da qui il bisogno di creare universi fantastici e misteriosi

di notevole suggestione poetica, fonte per me di grande ispirazione.



Le tecniche che adopero sono spesso dettate dal mio istinto. Non sono io a sceglierle, sono loro a "chiamarmi"e a gestire la mia mano che si abbandona alla creatività del momento.

Ad esempio, l'uso dell' acrilico mi rende più veloce e più chiaro il respiro del momento creativo, senza ripensamenti.



In questo contesto, la lavorazione della ceramica e la pittura ad acrilico fanno parte di un' esperienza sempre in divenire.

Lavorare l'impasto malleabile dell'argilla mi porta con la fantasia agli arbori della civiltà. Le prime tracce di manufatti risalgono a circa 6000 anni prima di Cristo .

È il materiale più antico tra quelli lavorati dall'uomo,

data la facilità di plasmare innumerevoli forme ed

usata per lunghissimo tempo da Fenici, Greci, Romani, come testimoniano i molteplici e stupendi ritrovamenti archeologici!

Affondare le mani in questa "terra" fangosa e ricca di storia, che durante la lavorazione emana odori di muschio e di antiche muffe e...poterla trasformare nel mio progetto Artistico più immaginario,

è una magia che si rinnova ogni volta!

 
 

Manifestazioni

 

 

Riconoscimenti

Riconoscimenti

Riconoscimenti

 

Recensione di: Bruno Pistidda, poeta e scrittore, Genova

Pittore di tendenza surrealista/futurista con uno stile personale e cromatica espressiva immaginazione. Nelle sue opere vi si legge l'eterna ricerca di libertà, come i bianchi gabbiani che rubano gli angoli delle sue tele, sono attimi di libertà del suo io; e il sottile "filo rosso della vita" che traccia in alcuni dei suoi lavori, unisce il battito effimero dell'esistenza, pronto a spezzarsi in ogni momento. Gli alberi scarni che avvincono le ombre con le lunghe radici creano forme che avvertono pericoli che incombono dominando i lamenti dell'anima, in visioni come "Alienazione", "Pensaci Uomo", "Uomini come marionette", "Alba atomica", "Pierrot", "Prigionieri del tempo".

 

Recensione di: La Revue Moderne des Arts e de la Vie, Parigi

Sa participation à d’importante concours internationaux a fait connaitre à un nombreux public d’amateur la personnalité artistique de Valerio Zuccon.
Son art d’une curieuse originalité se situe aux limites du futurisme et du surréalisme, il évoque un monde troublant vertigineux, mais en même temps nous donne une belle démonstration de la recherche de la beauté pal le dépouillement plastique, les formes atteignant à une pureté décorative d’une superbe rigueur intellectuelle.

 

11/07/1976

Recensione di: Dalla rivista d’arte Realtà e Momenti, Roma

Composizioni che prendono parte a cromatiche dimensioni e che manifestano il desiderio di affrontare le misteriose presenze di un mondo interiore, per generare le soluzioni agli astratti problemi del nostro tempo, dettate da fantastiche trascrizioni; inconfondibili sigilli che ricercano le inquietudini di un nuovo figurativismo.
Costante sintesi che persegue l’essenziale evoluzione di nuove idee; soggettiva trasfigurazione che si avvale delle linee per captare le luci nello spazio.

 

18/05/1976